mediatore – diritto alla provvigione – conclusione affare in rapporto causale con attività intermediatrice – necessita’ – sussiste

Il diritto del mediatore alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice, pur non richiedendosi che, tra l’attività del mediatore e la conclusione dell’affare, sussista un nesso eziologico diretto ed esclusivo, ed essendo, viceversa, sufficiente che, anche in presenza di un processo di formazione della volontà delle parti complesso ed articolato nel tempo, la “messa in relazione” delle stesse costituisca l’antecedente indispensabile per pervenire, attraverso fasi e vicende successive, alla conclusione del contratto. (Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 26 agosto 2019, n. 21712)

Comunione ordinaria o ereditaria – domanda di divisione di un fabbricato- regolarità edilizia – necessità – mancanza della relativa documentazione – rilevabilità d’ufficio

Quando sia proposta domanda di scioglimento di una comunione (ordinaria o ereditaria che sia), il giudice non può disporre la divisione che abbia ad oggetto un fabbricato abusivo o parti di esso, in assenza della dichiarazione degli estremi della concessione edilizia e degli atti ad essa equipollenti, come richiesti dall’art. 46 del d.P.R. n. 380 del 2001 e dall’art. 40, comma 2, della legge n. 47 del 1985. La regolarità edilizia del fabbricato costituisce, infatti, condizione dell’azione ex art. 713 c.c., sotto il profilo della “possibilità giuridica”, e la pronuncia del giudice non può realizzare un effetto maggiore e diverso rispetto a quello che è consentito alle parti nell’ambito della loro autonomia negoziale. La mancanza della documentazione attestante la regolarità edilizia dell’edificio e il mancato esame di essa da parte del giudice sono rilevabili d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio (Cassazione, Sezioni Unite, Sentenza n. 25021 del 07/10/2019)

assenza specifico incarico – obblighi mediatore ex art 1759 c.c. – accertamento presenza e natura giuridica irregolarità edilizie esistenti nell’immobile di uno stipulando preliminare di vendita; accertamento loro sanabilità; accertamento conseguenze circa la commerciabilità dell’immobile e sulla validità degli atti che lo riguardano – esclusione.

Deve escludersi che rientrino tra gli obblighi del mediatore, ex art 1759 c.c., in assenza di specifico incarico ed anche per assenza delle necessarie competenze tecniche , l’accertamento della presenza e la natura giuridica delle irregolarità edilizie esistenti nell’immobile di uno stipulando preliminare di vendita, della loro sanabilità e delle loro conseguenze circa la commerciabilità dell’immobile e sulla validità degli atti che lo riguardano (Corte D’Appello di Venezia, Sentenza n. 3464 del 3 settembre 2019).

decreto ingiuntivo avverso società persone – onere opposizione – ciascun socio – sussiste

Il decreto ingiuntivo pronunciato a carico di una società di persone, ed a favore di creditore sociale, estende i suoi effetti anche nei confronti dei soci illimitatamente responsabili. Ciascun socio, pertanto, ha l’onere di proporre opposizione contro il suddetto titolo, con la conseguenza che l’intervenuta definitività del provvedimento monitorio anche nei suoi confronti gli preclude di far valere in sede di opposizione all’esecuzione le eccezioni di merito che avrebbe dovuto proporre in sede di opposizione. (Cassazione civile, Ordinanza 13 giugno 2019, n. 15877)

Locazione immobiliare – contratto stipulato da usufruttuario – indebita percezione somme eccedenti quelle dovute a titolo di canone – morte concedente – domanda di ripetizione – legittimazione eredi usufruttuario – sussiste

In tema di locazione immobiliare, nel caso in cui il contratto sia stato stipulato dall’usufruttario il quale, nel corso del rapporto, abbia indebitamente percepito somme eccedenti quelle dovute a titolo di canone, alla morte del concedente la domanda del conduttore volta a conseguire la ripetizione delle somme deve essere proposta nei confronti degli eredi dell’usufruttuario, e non già del nudo proprietario divenuto “medio tempore” pieno proprietario (Cassazione civile sentenza n. 24222 del 30.09.2019).