Ausiliari mediatore o società di mediazione – iscrizione nel ruolo – necessità – condizioni – svolgimento di attività mediatizia in senso proprio.

Gli ausiliari del mediatore o di una società di mediazione sono tenuti all’iscrizione nel ruolo solo quando essi risultino assegnati allo svolgimento di attività mediatizia in senso proprio, della quale compiono gli atti a rilevanza esterna, con efficacia nei confronti dei soggetti intermediati, e impegnativi per l’ente da cui dipendono; l’iscrizione non è, invece, richiesta per quei dipendenti che esplicano attività accessoria e strumentale a quella di vera e propria mediazione, in funzione di ausilio ai soggetti a ciò preposti. (Cassazione civile, sentenza n. 13903 del 7 Luglio 2016)

Contratto definitivo e contratto preliminare di vendita – elemento distintivo – volontà delle parti. Contratto preliminare – successiva stipula contratto definitivo di vendita – necessità di conformarsi a modalita’ e condizioni del preliminare – non sussiste. Interpretazione contratto definitivo – valutazione comportamento parti ex articolo 1362 c.c., comma 2 – valorizzazione testo contratto preliminare –  obblighi- non sussistono

L’elemento distintivo tra contratto definitivo e contratto preliminare di vendita e’ dato dalla volonta’ delle parti, che nel contratto definitivo e’ rivolta direttamente al trasferimento della proprieta’ o di altro diritto, mentre nel contratto preliminare fa dipendere tale trasferimento da una futura manifestazione di consenso che gli stessi contraenti si obbligano a prestare.

Se le parti, dopo aver stipulato un contratto preliminare, addivengono successivamente alla stipulazione di un contratto definitivo, quest’ultimo costituisce l’unica fonte dei diritti e delle obbligazioni inerenti al particolare negozio voluto, in quanto il contratto preliminare, determinando soltanto l’obbligo reciproco della stipulazione del contratto definitivo, resta superato da questo, la cui disciplina, con riguardo alle modalita’ e condizioni, puo’ anche non conformarsi a quella del preliminare, senza che per cio’ sia necessario un distinto accordo novativo.

In sede di interpretazione del contratto definitivo, non vi e’ alcun obbligo per il giudice del merito di valutare il comportamento delle parti ex articolo 1362 c.c., comma 2 e di prendere in considerazione il testo del contratto preliminare.

(Cassazione civile sentenza del 5 Luglio 2016 n. 13658)

Rinuncia all’eredita’ -forma solenne – dichiarazione resa davanti a notaio o al cancelliere e iscrizione nel registro delle successioni – equipollenti – possibilita’ – esclusione. Rinuncia all’eredita’ – successiva accettazione eredita’ – non osta

Nel sistema delineato dagli artt. 519 e 525 c.c. in tema di rinunzia all’eredita’ – la quale determina la perdita del diritto all’eredita’ ove ne sopraggiunga l’acquisto da parte degli altri chiamati – l’atto di rinunzia deve essere rivestito di forma solenne (dichiarazione resa davanti a notaio o al cancelliere e iscrizione nel registro delle successioni) senza possibilita’ di equipollenti. E’ escluso che la rinuncia all’eredita’ possa essere fatta mediante scrittura privata autenticata. La rinunzia all’eredita’ non fa venir meno la delazione del chiamato, stante il disposto dell’art. 525 c.c. e non e’, pertanto, ostativa alla successiva accettazione, che puo’ essere anche tacita, allorquando il comportamento del rinunciante sia incompatibile con la volonta’ di non accettare la vocazione ereditaria (Cassazione civile, sentenza 4 luglio 2016 n. 13599)

Autorizzazioni amministrative – efficacia – limitata a rapporto pubblicistico tra P.a. e privato Autorizzazioni amministrative – estensione efficacia a rapporto tra privati – esclusione

Le autorizzazioni amministrative esauriscono la loro efficacia nell’ambito del rapporto pubblicistico tra P.A. e privato, senza estendersi ai rapporti tra privati, non potendo – neppure ai fini della legittimita’ di una innovazione ai sensi dell’articolo 1120 c.c., comma 2 da compiersi nell’ambito di un condominio di edificio – incidere negativamente sulle posizioni soggettive degli altri condomini (Cassazione civile, ordinanza 22 giugno 2016, n. 12917)