Confessione stragiudiziale esistenza credito – cessione credito – valenza prova legale confessione – esclusione.

Nel caso in cui un creditore, nei cui confronti il debitore abbia reso una confessione stragiudiziale nel senso dell’esistenza del credito, ceda il credito ad un terzo, quest’ultimo, benche’ divenuto cessionario (pro solvendo o pro soluto che sia) del credito, non fruisce della valenza di prova legale di tale confessione stragiudiziale, non verificandosi, per espressa volonta’ del legislatore, alcuna translatio degli effetti giuridici della confessione come prova vincolante pur in presenza di una translatio di posizione sostanziale tra chi e’ stato il recettore della confessione e chi di quest’ultima intende avvalersi. (Cassazione civile, ordinanza n. 6140 del 9 marzo 2017)

Pattuizione caparra confirmatoria – parte adempiente – risarcimento danni – esperibilità due rimedi alternativi e non cumulabili – recesso e ritenzione caparra (o richiesta restituzione doppio) o risoluzione giudiziale contratto e risarcimento danni.

 

In caso di pattuizione di caparra confirmatoria, ai sensi dell’articolo 1385 c.c., la parte adempiente, per il risarcimento dei danni derivati dall’inadempimento della controparte, puo’ scegliere tra due rimedi, alternativi e non cumulabili tra loro: o recedere dal contratto e trattenere la caparra ricevuta (o esigere il doppio di essa), avvalendosi della funzione tipica dell’istituto, che e’ quella di liquidare i danni preventivamente e convenzionalmente, cosi’ determinando l’estinzione ope legis di tutti gli effetti giuridici del contratto e dell’inadempimento ad esso; ovvero chiedere, con pronuncia costitutiva, la risoluzione giudiziale del contratto, ai sensi degli articoli 1453 e 1455 c.c. ed il risarcimento dei conseguenti danni, da provare a norma dell’articolo 1223 c.c. (Cassazione civile, sentenza 23 marzo 2017, n.7554)

Condominio- opere di ristrutturazione edilizia e interventi manutentivi o modificativi di lunga durata su immobili preesistenti –   rovina o evidente pericolo di rovina o gravi difetti – incidenza sul godimento e sulla normale utilizzazione del bene – articolo 1669 c.c.- applicabilità – sussiste

 

L’articolo 1669 c.c. è applicabile, ricorrendone tutte le altre condizioni, anche alle opere di ristrutturazione edilizia e in genere, agli interventi manutentivi o modificativi di lunga durata su immobili preesistenti, che (rovinino o) presentino (evidente pericolo di rovina o) gravi difetti incidenti sul godimento e sulla normale utilizzazione del bene, secondo la destinazione propria di quest’ultimo. (Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 27 marzo 2017, n. 7756)

testamento olografo – intervento del terzo – guida della mano del testatore – nullità – sussistenza

E’ piu’ rispondente alla “ratio” dell’articolo 602 c.c.  la soluzione che considera il testamento olografo nullo per difetto di olografia in tutte le ipotesi di intervento del terzo che guidi la mano del testatore. Questo comportamento è, in ogni caso, idoneo ad alterare la personalita’ e l’abitualita’ del gesto scrittorio, requisiti indispensabili perche’ possa parlarsi di autografia (Cassazione, ordinanza 6 marzo 2017, n. 5505).