Nel contratto di appalto avente che riguarda la costruzione di immobili eseguiti senza rispettare la concessione edilizia, occorre distinguere le ipotesi di difformità totale e parziale. Nel primo caso, che si verifica quando l’edificio realizzato è radicalmente diverso per caratteristiche tipologiche e volumetrie, l’opera è da equiparare a quella realizzata in assenza di concessione, con conseguente nullità del detto contratto per illiceità dell’oggetto e violazione di norme imperative; nel secondo, invece, che ricorre quando la modifica concerne parti non essenziali del progetto, tale nullità non sussiste (Cassazione civile, Sentenza 22 ottobre 2019, n. 26952).
Interventi a carico usufruttuario e nudo proprietario – carattere ordinario o straordinario dell’opera – rilevanza – sussiste
Per distinguere tra interventi a carico dell’usufruttario e a carico del nudo proprietario è rilevante il carattere ordinario o straordinario dell’opera. L’usufruttuario ha l’onere di provvedere a quanto attiene alla conservazione ed al godimento della cosa, mentre competono al nudo proprietario le opere che incidono sulla struttura, la sostanza e la destinazione della stessa.(Corte di Cassazione, Ordinanza 12 settembre 2019, n. 22797).
divisione giudiziale – compendio immobiliare ereditario – conseguimento in natura di parte dei beni – deroga – indivisibilità e non comoda divisibilità – sussiste
Nella divisione giudiziale di compendio immobiliare ereditario, l’articolo 718 c.c., per il quale ciascun coerede ha il diritto di conseguire in natura la parte dei beni a lui spettanti con le modalita’ stabilite nei successivi articoli 726 e 727 c.c., trova deroga, ai sensi dell’articolo 720 c.c., nel caso di “non divisibilita’” dei beni, come anche in ogni ipotesi in cui gli stessi non siano “comodamente” divisibili e, cioe’, allorche’, pur risultando il frazionamento materialmente possibile sotto l’aspetto strutturale, non siano tuttavia realizzabili porzioni suscettibili di formare oggetto di autonomo e libero godimento, non compromesso da servitu’, pesi o limitazioni eccessive, e non richiedenti opere complesse o di notevole costo, ovvero porzioni che, sotto l’aspetto economico-funzionale, risulterebbero sensibilmente deprezzate in proporzione al valore dell’intero. (Cassazione civile, Sentenza 14 dicembre 2017, n. 30073)