In materia di apprezzamento della gravità dell’inadempimento, ai sensi dell’art. 1455 cod. civ., la previsione di legge viene falsamente applicata se il giudice non individua i parametri in base dei quali afferma che l’inadempimento non può essere giudicato di scarsa importanza, avuto riguardo all’interesse dell’altro contraente. Questi parametri non possono prescindere dalle emergenze della causa, conseguentemente il giudizio non può essere espresso in termini astratti o, comunque, incompatibili con esse”. (Cassazione civile, Ordinanza n.13784, 17 maggio 2024)
Quantificazione dell’assegno divorzile e parametri indicati dalla normativa
Ai fini della quantificazione dell’assegno di mantenimento il Giudice non è tenuto a prendere in considerazione contemporaneamente tutti i parametri della normativa divorzile, ma può prescindere da alcuni dando una adeguata motivazione circa le sue valutazioni; tale motivazione non è sindacabile in sede di legittimità. (Cassazione civile, Ordinanza 9 settembre 2022 n. 26672).
Quantificazione assegno divorzio – parametri – valutazione anche in rapporto alla durata del matrimonio.
Una volta verificato il diritto dell’ex coniuge all’assegno divorzile per la quantificazione dello stesso ci si deve rifare ai parametri indicati dalla legge e cioè: condizioni dei coniugi, ragioni della decisione, contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune, reddito di entrambi – e valutare «tutti i suddetti elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio» (Tribunale di Vicenza, sentenza nr 3293/2017 pubblicata il 6.12.2017)
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