L’obbligo degli ascendenti di provvedere, in via subordinata solidaristica, al mantenimento dei nipoti nel caso in cui i genitori non abbiano le sostanze per provvedere è indipendente da chi sia il genitore in sofferenza economica. L’aiuto non può essere richiesto agli ascendenti del genitore che non contribuisca in prima persona al mantenimento dei propri figli nel caso in cui l’altro genitore sia in grado di farlo.
( Cassazione civile, Ordinanza 17 ottobre 2022|n. 30368).
Inclusione “forfettaria” delle spese straordinarie nell’ammontare dell’assegno per il mantenimento dei figli: effetti.
L’ inclusione delle spese straordinarie, in via forfettaria, nell’ammontare dell’assegno, posto a carico di uno dei genitori, può rivelarsi in contrasto con il principio di proporzionalità sancito dall’art. 155 c.c. e con quello dell’adeguatezza del mantenimento e arrecare pregiudizio alla prole che potrebbe essere privata, non consentendolo le possibilità economiche del solo genitore beneficiario dell’assegno “cumulativo”, di cure necessarie o di altri indispensabili apporti. (Cassazione civile, Ordinanza 23 gennaio 2020, n. 1562)
Nella separazione personale dei coniugi, il provvedimento di assegnazione della casa familiare determina una cessione “ex lege” del relativo contratto di locazione a favore del coniuge assegnatario
Nella separazione personale dei coniugi, il provvedimento di assegnazione della casa familiare determina una cessione “ex lege” del relativo contratto di locazione a favore del coniuge assegnatario e l’estinzione del rapporto in capo al coniuge che ne fosse originariamente conduttore, anche nell’ipotesi in cui entrambi i coniugi abbiano sottoscritto il contratto di locazione; pertanto, l’ignoranza, da parte del locatore, della successione “ex lege” non incide sul perfezionamento della cessione, ma assume rilevanza ai soli fini dell’opponibilità della stessa al locatore ceduto. (Cassazione civile, Sentenza 7 novembre 2019, n. 28615)
trust finalizzato a mantenimento tenore vita familiari – compenso per gestore beni conferiti (trustee) – atto a titolo gratuito – sussiste
La costituzione di un trust finalizzato al mantenimento del tenore di vita dei familiari beneficiari si considera sempre a titolo gratuito, anche se è previsto un compenso per il gestore (trustee) dei beni conferiti. (Cassazione civile, Ordinanza 4 aprile 2019, n. 9320)
sentenza di divorzio passata in giudicato prima di annullamento Sacra Rota – diritto assegno di mantenimento – persiste.
La ex moglie mantiene il diritto all’assegno se la sentenza di divorzio è passata in giudicato prima dell’annullamento della Sacra Rota.
(Cassazione civile, Ordinanza 23 gennaio 2019) .
audizione minori – procedure giudiziarie che li riguardino – adempimento necessario
L’audizione dei minori, gia’ prevista nell’articolo 12 Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, e’ un adempimento necessario nelle procedure giudiziarie che li riguardino e in particolare in quelle relative al loro affidamento ai genitori, ai sensi dell’articolo 6 Convenzione di Strasburgo 25 gennaio 1996, ratificata con la L. n. 77 del 2003, nonche’ dell’articolo 315-bis c.c. (introdotto dalla L. n. 219 del 2012) e degli articoli 336-bis e 337-octies c.c. inseriti dal Decreto Legislativo n. 154 del 2013, che ha abrogato l’articolo 155-sexies c.c. (Cassazione civile, ordinanza 13 febbraio 2019, n. 4246)
assegnazione casa coniugale – finalità esclusiva – protezione prole.
L’assegnazione della casa coniugale non rappresenta una componente delle obbligazioni patrimoniali conseguenti alla separazione o al divorzio o un modo per realizzare il mantenimento del coniuge piu’ debole ed e’ espressamente condizionata soltanto all’interesse dei figli. E’ uno strumento di protezione della prole e non puo’ conseguire altre e diverse finalita’ ( Corte di Cassazione, Ordinanza 12 ottobre 2018, n. 25604)
Coniuge – intollerabilita’ della convivenza per violazione doveri matrimoniali – valutazione responsabilita’ – istituzionalmente riservata al giudice di merito. Presenza di motivazione congrua e logica – censura in sede di legittimita’- esclusione
La valutazione della responsabilita’ di un coniuge nel determinarsi della intollerabilita’ della convivenza per violazione dei doveri matrimoniali e’ istituzionalmente riservata al giudice di merito e non puo’ essere censurata in sede di legittimita’ in presenza di motivazione congrua e logica
Nella separazione tra coniugi, l’inosservanza dell’obbligo di fedelta’ coniugale rappresenta una violazione particolarmente grave, la quale, determinando normalmente l’intollerabilita’ della prosecuzione della convivenza, costituisce, di regola, circostanza sufficiente a giustificare l’addebito della separazione al coniuge responsabile. (Cassazione civile, ordinanza, 3 settembre 2018, n. 21576)
.
mezzi necessari per mantenimento figli minori – obbligo ascendenti – carattere sussidiario rispetto ad obbligo genitori – sussiste
L’obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari per adempiere ai loro doveri nei confronti dei figli – che investe contemporaneamente tutti gli ascendenti di pari grado di entrambi i genitori – va inteso non solo nel senso che l’obbligazione degli ascendenti e’ subordinata e, quindi, sussidiaria rispetto a quella, primaria, dei genitori, ma anche nel senso che agli ascendenti non ci si possa rivolgere per un aiuto economico per il solo fatto che uno dei due genitori non dia il proprio contributo al mantenimento dei figli, se l’altro genitore e’ in grado di mantenerli; cosi’ come il diritto agli alimenti ex articolo 433 c.c., legato alla prova dello stato di bisogno e dell’impossibilita’ di reperire attivita’ lavorativa, sorge solo qualora i genitori non siano in grado di adempiere al loro diretto e personale obbligo (Corte di Cassazione, ordinanza 2 maggio 2018)
morte del coniuge – giudizio di separazione o divorzio – pendenza – cessazione materia contendere
La morte del coniuge, in pendenza di giudizio di separazione o divorzio, anche nella fase di legittimita’ davanti alla Corte di Cassazione, fa cessare il rapporto coniugale e la stessa materia del contendere sia sul giudizio relativo allo status che su quello relativo alle domande accessorie. Tale principio legale deve estendersi anche alle domande accessorie che sono “autonomamente” sub judice al momento della morte del coniuge nei cui confronti era stato richiesto l’assegno (Cassazione civile, sentenza 20 febbraio 2018, n. 4092)
.