Annullamento testamento olografo

L’annullamento di un testamento per incapacita’ naturale del testatore postula l’esistenza non gia’ di una semplice anomalia o alterazione delle facolta’ psichiche ed intellettive del de cuius, bensi’ la prova che, a cagione di una infermita’ transitoria o permanente, ovvero di altra causa perturbatrice, il soggetto sia privo in modo assoluto, al momento della redazione dell’atto di ultima volonta’, della coscienza dei propri atti ovvero della capacita’ di autodeterminarsi, con il conseguente onere, a carico di chi quello stato di incapacita’ assume, di provare che il testamento fu redatto in un momento di incapacita’ di intendere e di volere spetta a colui che impugna il testamento dimostrare la dedotta incapacita’, salvo che il testatore non risulti affetto da incapacita’ totale e permanente, nel qual caso e’ compito di chi vuole avvalersi del testamento dimostrare che esso fu redatto in un momento di lucido intervallo. (Cass. Civ Sent. 5527 del 10 marzo 2014)

Successione ereditaria: captazione testamentaria

Perche’ la captazione possa configurarsi,non e’ sufficiente qualsiasi influenza di ordine psicologico esercitata sul testatore mediante blandizie, richieste, suggerimenti o sollecitazioni, ma che occorre la presenza di altri mezzi fraudolenti, i quali – avuto riguardo all’eta’, allo stato di salute, alle condizioni di spirito dello stesso – siano idonei a trarlo in inganno, suscitando in lui false rappresentazioni ed orientando la sua volonta’ in un senso in cui non si sarebbe spontaneamente indirizzata. (Cass. Civ. sent. 4.01.2014, n. 24489)

Reintegrazione della quota di legittima

Qualora il legittimario non possa aggredire la donazione di data piu’ recente effettuata a favore di un donatario non coerede per aver accettato l’eredita’ senza far ricorso al beneficio di inventario, egli non puo’ piu’ aggredire la donazione meno recente a favore del coerede, se non nei limiti in cui risulti dimostrata l’insufficienza della donazione piu’ recente a reintegrare la quota di riserva (Cass. Civ. Sent. N. 22632 del 3.10.2013)