Testamento pubblico: lo stato di sanità mentale del testatore, dichiarato dal notaio per la mancanza di segni apparenti di incapacità, può essere contestato con ogni mezzo di prova.

Nel caso testamento pubblico, lo stato di sanità mentale del testatore, dichiarato dal notaio per la mancanza di segni apparenti di incapacità del testatore stesso, può essere contestato con ogni mezzo di prova, senza necessità di proporre querela di falso. Ciò in quanto, ai sensi dell’articolo 2700 del codice civile, l’atto pubblico fa piena prova delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesti essere avvenuti in sua presenza o da lui compiuti, ma nei limiti della sola attività materiale, immediatamente e direttamente richiesta, percepita e constatata dallo stesso pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. (Cassazione civile, Ordinanza 28 agosto 2020, n. 18042).

Azione di riduzione proposta contro un legittimario

L’azione di riduzione proposta contro un soggetto che è legittimario al pari del legittimario attore implica che il convenuto abbia ricevuto una donazione o debba beneficiare di una disposizione testamentaria per la quale venga ad ottenere, oltre la rispettiva legittima, che è anche a suo favore intangibile, qualcosa di più, che contribuisce a privare, in tutto o in parte, della legittima il legittimario attore. (Corte di Cassazione, sezione VI -2 civile, Ordinanza 21 febbraio 2020, n. 4694.

articolo 718 c.c. – diritto a porzione in natura di ciascuna categoria dei beni in comunione – frazionamento quotistico delle singole entità appartenenti alla medesima categoria- esclusione

A norma dell’articolo 718 c.c., a ciascun condividente spetta una parte in natura dei beni da dividere, siano essi mobili o immobili. Il diritto ad una porzione in natura di ciascuna delle categorie dei beni in comunione non consiste nella realizzazione di un frazionamento quotistico delle singole entita’ appartenenti alla stessa categoria, ma nella proporzionale divisione dei beni compresi nelle tre categorie degli immobili, dei mobili e dei crediti, dovendosi operare una divisione dei beni per genere, in modo da evitare un eccessivo frazionamento dei cespiti e da non pregiudicare il diritto dei condividenti di ottenere una porzione di valore proporzionalmente corrispondente a quello del complesso da dividere (Cassazione civile, Sentenza 25 marzo 2019, n. 8286)

eredità – accettazione tacita – comportamento che presuppone la volontà di accettarla – necessità – sussiste

L’accettazione tacita dell’eredità si puo’ desumere da un comportamento tale da presupporre la volonta’ di accettare l’eredita’; puo’ legittimamente reputarsi implicita nell’esercizio, da parte del chiamato, di azioni giudiziarie, che essendo volte alla rivendica o alla difesa della proprieta’ o ai danni per la mancata disponibilita’ di beni ereditari – non rientrino negli atti conservativi e di gestione dei beni ereditari consentiti dall’articolo 460 c.c., ma travalichino il semplice mantenimento dello stato di fatto esistente al momento dell’apertura della successione, e che, quindi, il chiamato non avrebbe diritto di proporre se non presupponendo di voler far propri i diritti successori (Cassazione civile, sentenza 11 marzo 2019, n. 6907).

testamento olografo – omessa o incompleta indicazione data- annullabilità – sussiste; apposizione data ad opera di terzi durante confezionamento- nullità- sussiste


Nel testamento olografo l’omessa o incompleta indicazione della data ne comporta l’annullabilità; l’apposizione di questa ad opera di terzi, invece, se effettuata durante il confezionamento del documento, lo rende nullo perché, in tal caso, viene meno l’autografia stessa dell’atto, senza che rilevi l’importanza dell’alterazione (Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 29 ottobre 2018, n. 27414).

accettazione con beneficio d’inventario  – fattispecie  a formazione progressiva – mancata redazione inventario – conseguenze –  mancato perfezionamento. Beneficio limitazione  responsabilità – accettazione  e tempestiva redazione  inventario – concorso – necessità 

Nella procedura di accettazione con beneficio di inventario, la mancata redazione dell’inventario impedisce il perfezionamento della fattispecie a formazione progressiva. Il beneficio della limitazione di responsabilità  è, infatti, collegato al concorso sia dell’accettazione che della tempestiva redazione dell’inventario. (Cassazione civile, sent .16 novembre 29665).

legittimario pretermesso –  preventivo esperimento azione  di riduzione – domanda di nullità divisione –   fondatezza

La domanda di nullità, proposta dal legittimario pretermesso nel testamento (o, in sostituzione del medesimo, da un suo erede), della divisione del patrimonio ereditario disposta direttamente dal testatore qualora Io stesso legittimario (o un suo erede agente ‘iure successionis’), da considerarsi preterito per non essere stato compreso nella divisione, abbia positivamente esperito in via preventiva l’azione di riduzione’,  deve essere accolta (Cassazione Civile, Sentenza 22 marzo 2018, n.7178) .

Autenticita’ del testamento olografo – contestazione – domanda accertamento negativo provenienza scrittura – necessità  – sussiste

La parte che contesti l’autenticita’ del testamento olografo deve proporre in sede giudiziale domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, gravando su di essa l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo. L’espletamento della Ctu, se richiesta, è sufficiente ad assolvere tale obbligo (Cassazione civile, ordinanza 15 gennaio 2018, n. 711)

divisione giudiziale – compendio immobiliare ereditario –  conseguimento  in natura  di parte  dei beni – deroga –  indivisibilità e non comoda divisibilità – sussiste

Nella divisione giudiziale di compendio immobiliare ereditario, l’articolo 718 c.c.,  per il quale ciascun coerede ha il diritto di conseguire in natura la parte dei beni a lui spettanti con le modalita’ stabilite nei successivi articoli 726 e 727 c.c., trova deroga, ai sensi dell’articolo 720 c.c., nel caso di “non divisibilita’” dei beni, come anche in ogni ipotesi in cui gli stessi non siano “comodamente” divisibili e, cioe’, allorche’, pur risultando il frazionamento materialmente possibile sotto l’aspetto strutturale, non siano tuttavia realizzabili porzioni suscettibili di formare oggetto di autonomo e libero godimento, non compromesso da servitu’, pesi o limitazioni eccessive, e non richiedenti opere complesse o di notevole costo, ovvero porzioni che, sotto l’aspetto economico-funzionale, risulterebbero sensibilmente deprezzate in proporzione al valore dell’intero. (Cassazione civile, Sentenza 14 dicembre 2017, n. 30073)